Franco Pomiato | Un fenomeno allarmante nelle scuole e nella società: IL BULLISMO
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Un fenomeno allarmante nelle scuole e nella società: IL BULLISMO

C’è un fenomeno che si sta sviluppando sempre di più nella nostra società: è il bullismo, una forma di aggressività che preoccupa per la sua pervasività, perché interessa i giovani non solo nell’età adolescenziale ma anche quella della scuola primaria e materna; è un fenomeno grave che nuoce alla società in modo devastante, sfavorisce lo sviluppo sociale ed economico, alimenta l’aggressività e la criminalità; anche nella nostra zona si sono verificati casi inquietanti per cui sono stati attivati i servizi sociali dell’ULS in collaborazione con la scuola.
C’è una forma i bullismo particolarmente grave, il cyberbullismo, che utilizza le nuove tecnologie digitali, (internet, i social media; ecc.) diventando così ancora più violento e aggressivo con effetti devastanti.
In questa pagina, genitori e operatori possono trovare un aiuto per sospettare e identificare gli autori di questi atti di bullismo e le loro vittime; ed eventualmente per approfondire questo tema; è stata preparata in collaborazione con la Dott.ssa Silvia Mason, psicologa  che si occupa in particolare di cyberbullismo e i pericoli in rete e che organizza corsi nelle scuole con genitori e insegnanti.

I bulli sono ragazzi molto fragili; l’aggressività per loro rappresenta l’unica modalità di mettersi in relazione con l’altro; non riescono a rispettare le regole, le frustrazioni e le contrarietà; sono spinti da una forte impulsività per cui non riescono a riflettere, ad auto-osservarsi e a mettersi in discussione, assumendosi la responsabilità dei propri gesti A questi ragazzi manca l’empatia, non riescono a mettersi nei panni della vittima e sentire emotivamente ciò che gli altri provano.
Per arginare questi comportamenti sarebbe opportuno che i genitori riconoscessero il problema del figlio, comprendendo che il suo comportamento distruttivo è segno di un vuoto affettivo che lo porta a reagire in maniera aggressiva per manifestare un proprio disagio psicologico; dovrebbero collaborare con gli insegnanti senza la paura di essere giudicati, favorendo un’alleanza che porti a valorizzare gli aspetti positivi e costruttivi della personalità del proprio ragazzo.

Le vittime dei bulli spesso sono molto deboli e fragili; possono essere considerati dei “diversi” perché affetti da patologie, difetti fisici o perché appartengono ad un’altra etnia. Non hanno gli strumenti per difendersi e proteggersi per la mancanza di autostima e fiducia in Sé; a causa della difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, tendono a ritirarsi in un totale isolamento personale e sociale e a sviluppare patologie più gravi come la depressione, la dipendenza da internet o il gioco d’azzardo
I genitori di questi ragazzi dovrebbero prendere molto seriamente in considerazione le loro paure e i loro sentimenti dando valore alle emozioni, rafforzando la loro autostima rassicurandoli e facendo sentire la loro vicinanza. Spesso questo dovrebbe bastare, ma se le prevaricazioni e gli atti di bullismo o cyberbullismo non dovessero cessare é opportuno avvisare gli insegnanti facendo presente la situazione.

Per approfondire, può essere molto utile vistare il sito https://www.informagiovani-italia.com/bullismo.htm dove vengono dati informazioni e consigli per le vittime del bullismo, per i genitori e gli insegnanti; vengono indicati libri ed articoli per combattere il bullismo nelle varie età (dalla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria); vengono analizzati i vari aspetti del cyberbullismo, del bullismo al femminile

Nei casi più gravi, quando gli atti e le persecuzioni diventano sempre più pericolosi e violenti, è necessario informare la polizia postale, (Sezione Treviso Piazza Vittoria, 1 – Tel. – 0422/653301 http://www.commissariatodips.it/), ricordando che il loro intervento può avere conseguenze legali.