Franco Pomiato | Raffreddore e laringite
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Raffreddore e laringite

In questa sezione vengono affrontati i seguenti argomenti:

Raffreddore
Laringite

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Il raffreddore.

È la malattia infettiva più diffusa al mondo, provocata da oltre 200 tipi diversi di virus. Per questo motivo il nostro organismo fa fatica a combatterlo.    Si manifesta soprattutto nella stagione fredda perché in questo periodo si trascorre più tempo in ambienti chiusi a contatto con tante persone.    Non è un disturbo grave ma può essere molto noioso, soprattutto per il lattante, che non riesce a respirare mentre succhia.    Rassegnatevi: un bambino piccolo può prendere fino a 9 raffreddori all`anno (nella stagione fredda anche 2 al mese).

      • Nelle stesse vie nasali e nelle zone confinanti (gola – faringe) ostruite ed infiammate, può intervenire un’infezione virale o batterica che potrebbe diffondersi alle vie aeree inferiori e all’orecchio (otite acuta).
      • Nei bambini da 0 a 3 anni che non sono ancora in grado di liberare completamente il naso un banale raffreddore può provocare una completa ostruzione nasale con disturbi continui del respiro che si accentuano durante l’alimentazione e il sonno.
      • Prima di tutto i genitori devono stimolare i piccoli ad imparare a “soffiarsi il naso” prima possibile e correttamente.
      • Nella camera dove il piccolo riposa è meglio che l’ambiente sia caldo e umido
      • L’abbigliamento del bimbo deve consentire una buona respirazione e traspirazione (il capo e gli orecchi vanno coperti ma non costretti, gli indumenti di fibra naturale non troppo pesanti)
      • L’alimentazione dei lattanti raffreddati va costantemente vigilata dalla madre e ogni calo eventuale del peso va attentamente riportato

 

Come si manifesta la malattia

      • Malessere generale, diminuzione dell`appetito, mal di testa, spesso febbre (talora anche alta)
      • starnuti, naso che cola (con secrezioni prima fluide e trasparenti, dopo pochi giorni dense, giallo-verdastre e opache)
      • mal di orecchie, occhi lucidi ed arrossati, mal di gola
      • tosse, prima secca, poi più catarrosa, dovuta al virus che scende lungo la laringe e la trachea, ma anche alle secrezioni che dal naso scendono in gola, soprattutto quando il bambino è coricato. Ecco perché spesso la tosse si aggrava di notte.

 

Quanto dura?

Da 1 a 3 settimane. I sintomi si risolvono spontaneamente, senza dover ricorrere a farmaci. Spesso tosse e scolo nasale sono gli ultimi a risolversi.

 

Cosa possiamo fare?

      • Liberare il nasino instillando soluzione fisiologica e pulendo con fazzoletti di carta “usa e getta”, che limitano la dispersione di germi nell`ambiente. Nel lattante questo dovrebbe essere fatto soprattutto prima del riposo e dei pasti, per rendere meno difficoltosa la suzione.
      • Insegnare al bambino grandicello a soffiarsi il naso.
      • Offrire spesso acqua: se il bambino è bene idratato, le secrezioni si sciolgono meglio.
      • Umidificare l`ambiente con un vaporizzatore (con sola acqua, senza balsamici) o semplicemente posando degli asciugamani bagnati sui radiatori.
      • Non esagerare col caldo: mantenere la temperatura in casa sui 19-20 gradi.
      • Arieggiare più volte al giorno la camera, anche nei mesi più freddi.
      • Evitare l`esposizione al fumo di sigaretta e a sostanze irritanti.

 

Istruzioni per il lavaggio nasale

Per i bambini che non sanno ancora soffiarsi il naso, è necessario tener pulito il naso con i lavaggi nasali.

      • Prendere una bottiglia da 250 o 500 ml di soluzione fisiologica e una siringa da 5 ml.
      • aspirare nella siringa la quantità di soluzione fisiologica prevista per il lavaggio e lasciare l’ago nel flacone di fisiologica
      • riscaldare la siringa contenente la soluzione fisiologica sotto acqua calda (fino a circa 30°): in questo modo la differenza di temperatura tra naso e fisiologica è molto ridotta ed il bambino avverte meno fastidio
      • avvicinarsi al lavandino, flettere la testa del bambino in avanti e ruotarla da un lato. Se il bambino è piccolo e può essere tenuto in braccio, posizionarlo in modo tale che la sua testa risulti più in basso rispetto al piano delle sue spalle. Se si tratta di un lattante, adagiarlo supino con il capo ruotato da un lato su un lettino
      • posizionare la siringa all’ingresso della narice superiore, direzionata verso l’orecchio dello stesso lato
      • svuotare tutta la siringa, esercitando sul pistone una pressione delicata ma continua
      • la soluzione fisiologica fuoriesce dalla narice inferiore, trascinando con sé le secrezioni. Se la narice superiore è bloccata, la soluzione esce dalla stessa narice, mentre se è bloccata la narice inferiore, la soluzione esce dalla bocca. Se il bimbo è nella posizione giusta, la soluzione non raggiunge la gola e, quindi, non provoca alcun fastidio
      • dopo il lavaggio aspirare o soffiare bene il naso, una narice per volta (a bocca chiusa), e ripetere l’operazione dall’altro lato. Se necessario, ripetere il procedimento finché la soluzione esce pulita, senza catarro
      • lavare la siringa sotto acqua corrente e riposizionarla nell’ago connesso al flacone di fisiologica.

Il lavaggio può essere effettuato 1 volta al giorno quando il bimbo sta bene (salvo durante la stagione estiva). Aumentare secondo necessità in caso di rinite. Non c’è un massimo!

Alternative:

      • Doccia nasale con RINOWASH
      • Fialoidi con soluzione fisiologica 2,5 ml per neonati o 5 ml per bambini fino a 12 mesi
      • Spray con soluzione fisiologica, acqua di mare isotonica o con soluzione ipertonica

 

Cosa non dobbiamo fare?

      • Non dobbiamo dare gli antibiotici: i virus non sono sensibili a questi farmaci.
      • Non dobbiamo coprire il bambino più del solito: ciò provocherebbe solamente inutili sudorazioni e insofferenza nel piccolo.
      • In generale, se un bambino suda molto, significa che il suo organismo sta cercando di liberarsi dal calore in eccesso. Bisogna perciò alleggerire il vestiario.

 

Quando consultare il pediatra?

      • Se, anche dopo aver pulito il naso, il bambino ha un respiro frequente e difficoltoso e affannoso perché potrebbe avere una bronchite
      • Se il bambino è molto sonnolento o abbattuto o molto irritabile e le sue condizioni generali sono peggiorate.
      • Se il bambino ha la febbre  va visto subito se ha meno di un anno; dopo 3 gorni se è grande
      • Se il bambino piange da dolore perché potrebbe avere un’otite.
      • Se vi sono secrezioni giallo-verdastre e di odore sgradevole in una sola narice.
      • Se il muco giallo-verdastro persiste senza dare segni di miglioramento per più di 10 giorni.
      • Se non guarisce dopo 3 settimane

 

Se vuoi saperne di più: Vero o falso? 

      •   Il raffreddore è dovuto al freddo… lo dice la parola!

Falso! La causa è virale. Importanti ricerche mediche divenute storiche lo hanno dimostrato inequivocabilmente: volontari sottoposti ad esposizione prolungata a basse temperature o ad immersione in acqua gelata non si ammalavano di raffreddore più di altre persone in normali situazioni ambientali. Solo l`esposizione prolungata per diverse ore e senza adeguato abbigliamento a temperature al di sotto dello zero può indebolire il sistema immunitario e peggiorare le conseguenze del raffreddore.

È vero invece che i virus dei raffreddori si sviluppano in maniera ottimale ad una temperatura di 33°C, che è proprio quella che si registra all`interno del naso nelle stagioni fredde.

 

      •   I bambini che frequentano ambienti chiusi ad elevata densità di persone sono più soggetti ai raffreddori.

Vero! Il raffreddore non è una malattia da “raffreddamento”, ma da “affollamento”: asili nido, scuole materne, appartamenti piccoli e sovraffollati, autobus, locali pubblici, ecc… favoriscono la diffusione dei virus dalle persone ammalate alle sane.

Anche questo dà ragione del fatto che i raffreddori siano più frequenti nelle stagioni invernali, ovvero proprio nel periodo dell`anno in cui diminuisce la vita all`aria aperta e inizia l`anno scolastico (un bambino che va all`asilo viene a contatto con un nuovo virus, in media, ogni due settimane!).

 

      •   I virus del raffreddore vengono trasmessi principalmente con le goccioline di saliva emesse dagli ammalati con la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando.

Falso! È stato scientificamente provato che la trasmissione avviene principalmente attraverso le mani. Per questo uno dei pilastri della prevenzione consiste nel lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver frequentato persone o ambienti a rischio e … nel non mettersi le dita nel naso!  Ricordate: sulla pelle i virus possono rimanere vitali solo per alcune ore.

 

      • Il bambino raffreddato non può fare il bagno o la doccia.

Falso! Non si rischia nulla neanche se gli laviamo i capelli.

 

      •   Si può portare a passeggio un bambino con il raffreddore.

Vero! Una passeggiata aiuta a far passare più in fretta il raffreddore. Muovendosi il piccolo respira più velocemente, e di conseguenza elimina prima le secrezioni. Inoltre, anche se fa freddo, l`aria aperta favorisce l`umidificazione delle mucose del naso, e quindi l`espulsione del muco.

 

      •   Se trattato tempestivamente e in maniera appropriata, il raffreddore si risolve velocemente.

Falso! Il raffreddore è una malattia … incurabile! “Se tratti il raffreddore dura una settimana, se non lo tratti dura sette giorni” dice un aforisma anglosassone quanto mai veritiero, dal momento che non esiste attualmente alcuna terapia specifica realmente efficace e sicura.

 

      •   Prendere un`Aspirina ai primi segni di raffreddore, ne abbrevia la durata.

Falso! La somministrazione di Aspirina o di altri antipiretici allevia alcuni sintomi spesso associati al raffreddore, ma allunga la durata dei sintomi e il periodo di secrezione dei virus, oltre che prolungare l`edema delle mucose nasali, probabilmente per una interferenza negativa dei farmaci antipiretici sui processi di difesa immunitari (la febbre e gli altri sintomi, infatti, rappresentano il tentativo dell`organismo di debellare i virus: bloccare queste reazioni significa indebolire le difese dell`organismo).
 

 

  • Fattori psicologici possono influire sull`evoluzione del raffreddore.
  • Vero! Le persone introverse o sottoposte a stress (soprattutto il dover fare una difficile scelta nella propria vita) sviluppano raffreddori e influenze di peggiore intensità e diffondono maggiormente i virus nell`ambiente con le secrezioni.

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    La laringite.

    Il termine Laringite indica comunemente la presenza di

  • Voce rauca
  • Tosse abbaiante (canina)
  • Rumore di vario grado (stridore) durante l`inspirazione
  • Sono sintomi presenti in alcune malattie che colpiscono la prima parte dell`albero respiratorio (laringe) all`altezza delle corde vocali: è la zona di maggior ristrettezza di tutto il tratto respiratorio.
     
    Nella maggioranza dei casi si tratta di malattie che

  • sono presenti preferibilmente durante i mesi autunno-invernali;
  • colpiscono maggiormente i maschi rispetto alle femmine;
  • insorgono o gradualmente, come conseguenza di una infezione del naso e della gola, o improvvisamente di notte il bambino si sveglia agitato e spaventato, si siede sul letto con tosse abbaiante ed insistente.
     

     
     

  • Cosa fare?

        • Esporlo a vapori umidi (es. portarlo in bagno ed aprire tutti i rubietti dell’acqua calda in modo da aumentare rapidamente l`umidità; in cucina far bollire le pentole; ecc).
        • aerosol con cortisone (Clenil; Prontinal)
        • (N.B. in assenza di apparecchio per aerosol o di scarsa accettazione dell`aerosol da parte del bambino si potrà somministrare Bentelan compresse da 0,5 mg (1 compresse ogni 5 Kg di peso sciolte in poca acqua e somministrate per bocca).
        • Se la tosse disturba, dare un sedativo della tosse
        • Se c’è febbre dare un farmaco antipiretico
        • Controllare la reale difficoltà del respiro
        • Tranquillizzare il bambino e lasciare che assuma la posizione più confortevole per respirare (meno impaurito è il bambino minore sarà il suo rumore respiratorio e la fatica a respirare).
        • Dal momento che i segni della Laringite, dopo un iniziale miglioramento, possono ripresentarsi ed aggravarsi è molto importante che i genitori osservino il bambino nelle successive 6-12 ore.
        •  

           

          Quando rivolgersi al pediatra

          Nei bambini di età inferiore ad 1 anno 

          Se ai sintomi comuni di Laringite (voce rauca + tosse abbaiante + rumore inspiratorio) si accompagnano almeno due  o più dei seguenti segnali di pericolo:

              • Difficoltà di deglutizione e salivazione abbondante
              • Alterazione dello stato di coscienza (irritabilità, confusione, disorientamento)
              • Pallore intenso o colorazione bluastra delle labbra o delle unghie (cianosi)
              • Importante rumore inspiratorio con il bambino a riposo
              • Presenza di febbre con TC superiore a 38,5° telefonare al 118 o recarsi al più vicino Pronto Soccorso.

          RICORRERE AL PRONTO SOCCORSO SE TALI PROVVEDIMENTI NON HANNO DATO RISULTATI

           

          Raccomandazioni per la terapia aerosolica

          L`aerosol permette di trasformare in nebbia (sospensione di farmaco ed acqua) quanto viene posto nell`ampollina. Questa nebbia dovrebbe avere le “goccioline” di dimensioni tali (inferiori ai 5 micron ) da raggiungere i bronchi più piccoli per depositarvi il farmaco. Pertanto si raccomanda

              •  di preferire le ampolline di materiale plastico che sono più resistenti e meno pericolose;
              •  di usare apparecchi che possiedano motorino (compressore) capace di erogare almeno 6-8 Litri/minuto, potenza che permette ad una soluzione di 3-4 ml di essere terminata in circa 10-12 minuti;
              • di eseguire la terapia a bambino sveglio e possibilmente che non pianga;
              • di usare il boccaglio direttamente in bocca, di fare invece aderire la maschera dell`aerosol alla faccia nel bambino più piccolo se l`uso del boccaglio non è possibile;
              • lavare il viso dopo la nebulizzazione con maschera o sciacquare la bocca se si è utilizzato il boccaglio;
              • risciacquare l`ampolla ed il boccaglio-maschera sotto acqua corrente tiepida dopo ogni somministrazione;
              • verificare periodicamente l`efficacia del nebulizzatore; se questa dovesse venir meno, sostituire l`ampolla. Se il difetto dovesse persistere, fare revisionare l`apparecchio.
              • Per tale terapia sono da preferire gli apparecchi tradizionali rispetto a quelli ad ultrasuoni perché di più facile manutenzione, più duraturi e compatibili con tutti i farmaci

           

          Come eseguire un puff (spruzzo) correttamente 

            • agitare la bomboletta prima di ogni spruzzo;
            • togliere il tappo alla bomboletta;
            • inserirla nell`apposita apertura del distanziatore facendo attenzione che il fondo della bomboletta sia rivolto verso l`alto;